Dai campetti del rione tamburi al sogno viola: intervista a Pietro Catapano

Il primo gol stagionale lo segna il Bomber Catapano che termina la partita con una tripletta; cosa provi quando segni per il Real Taras?

In ogni partita cerco sempre di dare il massimo e di trascinare la squadra alla vittoria. Quando faccio gol provo sempre una fortissima emozione, soprattutto quando sento l’urlo di gioia dei nostri genitori che fanno tanti sacrifici per noi.

Cosa provi ogni volta che negli spogliatoi indossi la divisa del Real Taras?

Le ultime indicazioni di mister Basile, l’ansia di sapere se sarò titolare quando legge la formazione e la consegna della divisa da indossare mi creano una trasformazione che mi dà una carica impressionante, a partire dal riscaldamento fino all’ultimo secondo di gioco. La maglia del Real Taras è diventata come una seconda pelle sul mio petto.

Come vedi la squadra di quest’anno e che sensazioni hai per il prossimo campionato?

La squadra di quest’anno, con i nuovi innesti, si è rinforzata tantissimo e per questo campionato ho delle sensazioni molto positive. Spero di riuscire ad iniziare gli allenamenti sul campo B dello Iacovone quanto prima per poterci conoscere meglio e poterci giocare le nostre opportunità su un campo di calcio.

Sappiamo del tuo rapporto speciale con il Direttore Vitale, cosa rappresenta lui per te?

Il maestro Vitale è un grande allenatore ed una persona unica, mi chiedo ancora come mai il destino lo abbia messo sul mio percorso calcistico e di vita. Spero di non deluderlo mai e che possa continuare ad averlo accanto a me.

Abbiamo accolto con piacere la convocazione della Fiorentina dopo una stagione straordinaria, come stai vivendo questo momento?

Probabilmente, il momento in cui ho ricevuto la notizia, lo conservo tra i momenti più belli di tutta la mia vita. Mi hanno spiegato bene che è solo un punto di partenza e per ora voglio godermi il momento sfruttandolo al massimo delle mie possibilità.

Dai campetti del rione tamburi di Taranto agli allenamenti con la Fiorentina, riuscirai a restare con i piedi per terra ed a continuare a dare il massimo per migliorare ancora di più?

Il mio motto è sempre stato “testa bassa e pedalare!”. Penso che questa grande opportunità sia un inizio e che non ho ancora fatto nulla per meritarmela, ora devo lavorare ancora più sodo per riuscire a confermarmi e migliorarmi non perdendo mai di vista i miei affetti più cari, i valori in cui credo fermamente e soprattutto continuare a conciliare gli impegni sportivi a quelli scolastici. Io sono la dimostrazione che un calcio pulito può esistere! Io, senza raccomandazioni e da un quartiere complicato sono riuscito a realizzare il mio piccolo sogno nel cassetto, significa che possiamo crederci tutti.

Cosa consiglieresti ai tuoi coetanei e ai bambini che amano giocare a calcio?

Di provare il Real Taras senza se e senza ma. Questa è la società che mi ha cambiato la vita, prendendomi senza nemmeno conoscermi e dandomi ogni giorno una enorme possibilità di mettermi in mostra. Coltivate il vostro sogno e fatelo in un ambiente sano, stando lontani da tutte le cose brutte che possono capitarvi per la strada.

Grazie Pietro per queste parole meravigliose, per concludere vuoi ringraziare o salutare qualcuno?

Ovviamente ringrazio i miei compagni di squadra, vecchi e nuovi, tutto lo Staff del Real Taras, il Presidente (che ad ogni inizio partita mi dice quanti gol farò e spesso ci azzecca), mister Vitale e mister Basile. Ma soprattutto voglio ringraziare la mia famiglia, perchè è sempre vicina a me con tantissimi sacrifici in questa avventura che non so dove mi porterà.














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